Grazie a tutti!

La sesta edizione del PGDay italiano si è conclusa e i risultati sono andati oltre le più rosee attese.

Foto di Gruppo PGDay 2012
La presenza è stata da record: ben 95 partecipanti (di cui 16 soltanto fra speaker e staff). Si tratta senza ombra di dubbio della principale conferenza nazionale a livello Europeo per il database PostgreSQL, sia in termini di organizzazione che di partecipazione.

Non sta a noi dirlo, ma gli argomenti trattati dai vari relatori sono stati di altissimo livello e di grande attualità. A partire dal Keynote di Simon Riggs e Andres Freund che ha svelato cosa riserverà il futuro di PostgreSQL in termini di replica multi-master per tutti noi utilizzatori. Non sono mancati poi interventi su tematiche fondamentali come la continuità operativa (casi d’uso, prevenzione, progettazione e manutenzione), le migrazioni da Oracle e l’integrazione di PostgreSQL nei processi di sviluppo delle applicazioni in ambito enterprise e web.

Grandissimo successo ha inoltre riscosso la track per neofiti di PostgreSQL, dove l’ottimo Ferrari ha introdotto i partecipanti a PostgreSQL, seguito da Ascani che ha mostrato come scrivere stored procedure.

La sessione dei lightning talk ha dato l’opportunità ai partecipanti di parlare per 5 minuti davanti al pubblico. Degno di nota, l’intervento di Marco Betti di CSI Piemonte che ha mostrato come PostgreSQL 9 sia stato impiegato nello sviluppo del Fascicolo Sanitario Elettronico per la Regione Piemonte.

Tuttavia, un evento di comunità non può prescindere dagli eventi sociali, che quest’anno hanno riscosso un grandissimo successo. I parti di Interlogica e la PGBistecca hanno visto la partecipazione di circa 30 sostenitori di PostgreSQL.

Ben 11 sono state le regioni italiane presenti, con la Toscana a farla da protagonista (44%), seguita dal Veneto (14%), Piemonte (9,5%), Lombardia (7%), Lazio (6%) e Emilia Romagna (5%). Il premio di regione più lontana presente al PGDay va alla Puglia.

Concludendo, PostgreSQL rafforza sempre di più la sua posizione all’interno dei database open-source, proponendosi come soluzione versatile capace di unire il mondo SQL e quello NoSQL, garantendo robustezza, alti requisiti in termini di continuità operativa e risparmi in termini di costo di proprietà totale (TCO). E il PGDay italiano 2012 lo ha dimostrato.

Vi aspettiamo numerosi il prossimo anno. Come organizzatori vi chiediamo di seguirci sin da ora e di aiutarci a seguire il trend positivo di presenze, ognuno impegnandosi moralmente a portare una nuova persona al PGDay 2013!

Grazie e … ciao!

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